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L’Alambicco in rame a fungo è il classico distillatore che noi tutti conosciamo. Disponibile in diverse capacità che vanno da 1 fino a 72 litri. Questo Distillatore è dotato di grande praticità essendo realizzato tutto in unico corpo. Il sistema di raffreddamento è di tipo diretto, con la vasca posizionata direttamente sopra la caldaia, dove dovrà circolare l'acqua per consentire la condensazione del distillato. Proprio questa configurazione conferisce l’appellativo “fungo” in quanto ne ricorda vagamente la forma.
Il funzionamento dell’Alambicco è estremamente semplice. Esso utilizza il principio della Distillazione in immersione, dove il prodotto da distillare va immesso a bagno nella caldaia. Successivamente si posiziona il distillatore sul fornello e si terrà d’occhio il termometro per tagliare testa e coda del distillato (può esserti utile la nostra guida su Come si fa la Grappa).
I nostri prodotti sono realizzati interamente in Italia da maestri del settore che tramandano le proprie conoscenze della lavorazione del rame, di generazione in generazione. Per maggiori dettagli accedi alla scheda dell’Alambicco Distillatore che fa per te. Inoltre, potrai abbinare abbinare opzionalmente degli accessori quali una purea in rame (per evitare il contatto delle vinacce con il fondo della caldaia) e/o una colonna filtro nel caso sarà necessaria una Distillazione in Corrente di Vapore.
Come ben sappiamo, la distillazione è quel processo che serve a separare una sostanza da un’altra. Questo processo avviene attraverso degli appositi strumenti: l’alambicco distillatore a fungo è sicuramente uno di questi.
L'alambicco a fungo è un particolare tipo di alambicco che si distingue per la modalità di raffreddamento che avviene in modo diretto. E’ costituito da una caldaia, un termometro (necessario per stabilire le parti del distillato da tagliare) e da un condensatore di raffreddamento che prevede un ingresso e un’uscita d’acqua per consentire un riciclo continuo. Il termometro è di tipo a innesto e va alloggiato nell’apposito pozzetto posizionato nella caldaia, quindi fissato con apposita vite. Viene fornito già tarato, ma può accadere durante il trasporto che subisca degli spostamenti, in questi casi si dovrà semplicemente immergere il gambo in una bacinella d’acqua insieme ad un normalissimo termometro per misurare la temperatura corporea (termometro per misurare la febbre), comparate le letture, se vi sono discrepanze si potranno apportare le dovute modifiche agendo sulla vite posta sul retro del gambo del termometro. Questo viene fornito con due scale di riferimento, celsius e fahrenheit.
La particolarità di questo alambicco risiede nel fatto che svolge il suo lavoro di distillazione in maniera discontinua e che sia dotato di un particolare condensatore a testa fredda, per l’appunto il fungo.
Come già accennato, naturalmente la funzione dell’alambicco a fungo è quella di svolgere il processo di distillazione di liquori e acquaviti, come ad esempio grappa, whiskey o brandy, ma anche di oli essenziali, seppur per quest’ultima funzione si consiglia l’abbinamento di una colonna filtro utile per realizzare la distillazione in corrente di vapore.
In particolare, gli alambicchi a fungo sono molto utilizzati per la produzione di grappa.
Il cosiddetto fungo dell’alambicco è costituito da due allacci, uno per l’entrata e uno per l’uscita della miscela refrigerante. Questo meccanismo consente di mantenere il liquido a bassa temperatura per tutta la durata del processo di distillazione. Solitamente si innestano due tubi laddove uno parte da una fonte d’acqua (va benissimo il rubinetto di casa) e finisce nell’attacco inferiore, mentre l’altro partendo dall’innesto superiore del condensatore avrà la funzione di scarico.
A questo punto, lasciando scorrere l’acqua dal rubinetto in modo lento e costante, l’acqua si dirigerà verso la testa di raffreddamento e andrà a sostituire quella che nel frattempo si è riscaldata. Quest’ultima verrà poi espulsa mediante l’attacco superiore in quanto, essendo più leggera, l’acqua calda tende ad occupare lo spazio più elevato.
La giunzione delle varie componenti avviene senza alcun fermo. Infatti bisognerà semplicemente applicare un po' di pressione quando si posiziona il condensatore sulla caldaia. L’incastro è di tipo conico e successivamente il resto verrà fatto dal rame il quale una volta scaldato tenderà a dilatarsi tendendo ferme le componenti. La mancanza di un vero e proprio sistema di bloccaggio ha una ragion d’essere, infatti questa sarà la nostra “valvola di sicurezza” in quanto permetterà lo sfiato nella malaugurata eventualità in cui i condotti dovessero ostruirsi ed evitare quindi uno scoppio. Una prassi comune quando durante il processo distillazione si nota qualche fuoriuscita di liquido dalla giunzione, è applicare in corrispondenza dell’incastro un impasto di acqua e farina o del teflon.
L’utilizzo di un alambicco a fungo può comportare diversi vantaggi. Vediamo quali sono nello specifico:
Vi è anzitutto da dire che acquistando un prodotto nuovo è bene fare una prima distillazione solo con acqua. Questa prassi ha lo scopo di collaudare l’alambicco e al contempo di sterilizzarlo, farlo prima di ogni utilizzo può solo migliorare la produzione.
Di vitale importanza è poi la fase di pulizia a seguito dell’utilizzo. Dopo la distillazione è necessario pulire per bene il l’alambicco mediante l’utilizzo di comuni sgrassatori da cucina, prodotti specifici per il rame o anche con metodi più tradizionali come la miscela di aceto caldo e sale. L’utilizzo di prodotti specifici per il rame così come acqua e limone consentirà una corretta tenuta del rame che conserverà la sua.
A questo punto bisognerà risciacquare il distillatore ed avere particolare cura nella fase di asciugatura. Questa è di fondamentale importanza per una corretta tenuta del prodotto, infatti un alambicco lasciato umido produrrà dell’ossido (quella tipica patina verde), ciò oltre a deteriorare il distillatore.