Bottiglie per la birra

Autore: RobertO 21/04/2020 0 Commenti

Un aspetto molto importante da considerare se vi state apprestando a preparare della birra in casa, è quello della scelta delle bottiglie. L’imbottigliamento è una parte fondamentale nella produzione della birra artigianale, anche se spesso potrebbe risultare un passaggio piuttosto noioso. Nonostante questo, molti tendono a non dare molta importanza a questa fase, nella convinzione che basti semplicemente riempire delle bottiglie qualsiasi.

Al contrario, l’imbottigliamento è un passaggio che richiede la massima attenzione, così come la scelta delle bottiglie da utilizzare. Utilizzando un tipo di bottiglia qualsiasi, infatti, si potrebbe addirittura rischiare di danneggiare la birra, rovinando tutto il lavoro che avete svolto in precedenza.

Ma allora, quanti tipi di bottiglie esistono? E come scegliere quella più adatta? In questa guida, ci proponiamo di fornirvi qualche piccola dritta per rispondere a tutti i vostri interrogativi. Buona lettura!

 

Perché utilizzare la bottiglia adatta

Come accennato in precedenza, utilizzare un tipo di bottiglia non adatto potrebbe rendere la birra imbevibile e mandare in fumo tutto il vostro lavoro. Ma esattamente per quale motivo non tutte le bottiglie si prestano efficacemente al processo produttivo? La risposta è molto semplice: alcune di esse non consentono una corretta conservazione del prodotto, poiché non possiedono le caratteristiche necessarie per farlo.

Per questo motivo è importante adottare una serie di piccole -ma fondamentali- accortezze, come informarvi sui vari tipi di bottiglie esistenti e valutare quali siano quelli più adatti per la birra che avete intenzione di produrre.

 

Quali sono i tipi di bottiglie per birra

Esistono svariati tipi di bottiglie per birra, ciascuno dotato di particolari caratteristiche. Le varie tipologie possono essere classificate in base a diverse categorie. Andiamo a vedere nello specifico di quali si tratta.

Tipologia di materiale

Solitamente, la maggior parte delle bottiglie per birra sono realizzate in vetro. Ciò nonostante, ne esistono anche alcuni tipi in ceramica. Queste ultime, però, vengono utilizzate per lo più da collezione.

Colore della bottiglia

Probabilmente potrebbe sembrare un dettaglio irrilevante, ma anche il colore della bottiglia gioca un ruolo importante nella produzione della birra. Quale? Quello di proteggere la bevanda dalla luce solare, che potrebbe rovinarla. Più scura è la bottiglia, più la birra sarà protetta. Dunque, la scelta della bottiglia va al di là del mero fattore estetico.

Comunemente, i colori più utilizzati per le bottiglie da birra sono: marrone, nero, verde e giallo.

In realtà è possibile che in commercio se ne trovino anche alcuni tipi trasparenti. Queste, però, non filtrano adeguatamente i raggi solari e non si apprestano alla produzione della birra artigianale. Infatti, vengono utilizzate per lo più dalle grosse multinazionali che, per ovviare il problema, non utilizzano del vero luppolo, bensì un estratto di luppolo pre isomerizzato.

Forma della bottiglia

Le forme di bottiglia reperibili sono davvero tante… Insomma, ce n’è per tutti i gusti!

Quali sono le principali forme di bottiglia?

  • Longneck: Le bottiglie longneck sono quelle più diffuse. Come il nome stesso suggerisce, sono caratterizzate da un collo lungo e stretto.
  • Steinie: Le bottiglie steinie sono caratterizzate da un particolare collo ondulato.
  • Ale: Queste bottiglie, così come le longneck, possiedono un collo piuttosto lungo, ma presentano una base più larga e un aspetto più massiccio.
  • NRW: Le bottiglie nrw presentano un collo più largo e una silhouette più curva.
  • Spumante: Queste bottiglie sono caratterizzate da un collo a sigaretta e una forma più corposa.

Dimensioni della bottiglia

Forse potrebbe sembrare che la dimensione della bottiglia da utilizzare sia un fattore trascurabile. Eppure, scegliere con cura il formato da usare potrebbe rivelarsi molto utile per evitare sprechi di birra.

Le dimensioni tra cui scegliere sono le più varie, partendo dai 10cl fino ad arrivare ai 5l. Dunque, sarebbe bene scegliere in base all’uso che pensate di fare della vostra birra. Ad esempio, pensate di consumarla da soli? In questo caso i piccoli formati sono perfetti per evitare inutili sprechi. Avete intenzione di consumarla insieme agli amici? Forse allora sarebbe meglio optare per un formato più grande. A voi la scelta!

Tipo di chiusura della bottiglia

Per quanto riguarda il tipo di chiusura, esistono due tipi di bottiglie: quelle con il tappo a corona e quelle con il tappo meccanico. Le prime sono le più diffuse, vale a dire quelle dotate del classico tappo in metallo dentellato. Le seconde possiedono un tappo di plastica (o di ceramica) con guarnizione e cerniera a scatto in metallo.

 

Come scegliere le bottiglie per birra adatte alle vostre esigenze

Come abbiamo visto, le tipologie di bottiglie per birra sono davvero tante. Ma come scegliere quella più adatta? In base a tutte le informazioni di cui sopra, dovrete fare una piccola analisi in base al tipo di birra che avete intenzione di produrre.

Innanzitutto, per quanto riguarda il colore, vi consigliamo di utilizzare sempre bottiglie scure, quindi marroni. Come già accennato, infatti, esse offrono una migliore protezione dalla luce solare. Il rischio dell’esposizione alla luce del sole, risiede nel fatto che alcuni componenti del luppolo, entrandovi a contatto, reagiscono dando inizio all’isomerizzazione degli iso-alfa-acidi e dei mercaptani. Quando questi sono esposti alla luce solare portano alla formazione di una sostanza che conferisce alla birra un sapore ed un odore di rancidità.

In secondo luogo, vi consigliamo di scegliere bottiglie con un vetro abbastanza spesso. Di norma, lo spessore del vetro dipende dalla gasatura della birra. Trattandosi di birra artigianale, però, non è possibile prevedere la gasatura delle singole bottiglie. Per questo, è preferibile optare per bottiglie più spesse, in modo da ovviare il problema in partenza.

Per quanto riguarda la forma della bottiglia, vi consigliamo di optare per bottiglie più lunghe e strette nel caso in cui vogliate produrre delle birre carenti di schiuma. Se invece state producendo una birra molto schiumosa, è preferibile utilizzare un tipo di bottiglia più largo e basso.

In quanto ai tappi, invece, dovrete scegliere la tipologia che ritenete più vantaggiosa. Considerate, ad esempio che i tappi meccanici, a differenza di quelli a corona, possono essere utilizzati più volte. Questo si traduce sicuramente in un risparmio in termini di denaro e tempo di imbottigliamento. D’altro canto, però, i tappi meccanici richiedono una maggiore pulizia e manutenzione. Con una guarnizione eccessivamente usurata o un accumulo di sporcizia, si rischierebbe infatti di incorrere in facili infezioni.

A prescindere dall’opzione che riterrete più vantaggiosa, vi consigliamo di fare attenzione ai tappi che scegliete, in quanto potrebbero non essere adatti a tutte le bottiglie.

 

Come sterilizzare le bottiglie per birra

Un altro aspetto spesso sottovalutato è quello della sterilizzazione delle bottiglie. Tuttavia si tratta di un processo fondamentale per la buona riuscita della produzione.

In realtà, utilizzare il termine sterilizzazione non è del tutto corretto. Infatti, sappiamo che è impossibile eliminare completamente batteri e microrganismi, soprattutto se non lavoriamo in un ambiente asettico. Sarebbe, quindi, più corretto parlare di sanitizzazione, ovvero la più alta riduzione possibile dei vari microrganismi.

Il primo passo, in questo processo, consiste nel sanitizzare l’attrezzatura. Attenzione! E’ importante che l’attrezzatura sia già stata pulita precedentemente, in modo da aumentare l’efficacia dei sanitizzanti.

Dopodiché, potrete procedere alla sanitizzazione delle bottiglie. Innanzitutto, se parliamo di bottiglie riutilizzate, vi consigliamo di fare un risciacquo immediato dopo aver consumato la birra contenuta. In questo modo andrete ad eliminare i sedimenti sul fondo.

Se invece le bottiglie sono nuove e ben sigillate, non sarà necessario sanitizzarle, ma basterà un lavaggio in acqua calda per eliminare l’eventuale polvere presente.

Ma quali sono i prodotti da usare per sanitizzare bottiglie ed attrezzatura? Vediamo insieme quali sono i più utilizzati:

  • Candeggina: La candeggina è ottima da utilizzare su vetro e plastica, ma è necessario risciacquare accuratamente per evitare spiacevoli sentori “di medicina”. Il dosaggio adeguato sarebbe di un cucchiaio per 10l di acqua, lasciando per 30 minuti circa prima di risciacquare.
  • Metabisolfito di potassio: Questo detergente è l’ideale per la sanitizzazione dell’attrezzatura. E’ noto per le sue proprietà antiossidanti e può essere utilizzato senza risciacquo. Il dosaggio adeguato sarebbe compreso tra uno e tre cucchiaini per 1l d’acqua.
  • Soda caustica: La soda caustica è un fantastico detergente, ma ha lo svantaggio di essere altamente corrosiva. Per questo motivo, bisogna utilizzarla con estrema attenzione, in modo da evitare danni su voi stessi e sull’attrezzatura. Il dosaggio consigliato è di un cucchiaio per 20l di acqua, lasciando per qualche ora prima di risciacquare.
  • Iodophor: Si tratta di un sanitizzante molto efficace su vetro e acciaio. Il dosaggio consigliato è di 5ml per 10l di acqua, da lasciare per 3 minuti prima di risciacquare.
  • ChemiPro Oxi: Anche questo prodotto è ottimo per la sanitizzazione e può non essere risciacquato. Le dosi consigliate sono di un cucchiaio per 1l di acqua (tiepida).
  • Acqua ossigenata: L’acqua ossigenata è l’ideale per la sanitizzazione dei piccoli oggetti e non necessita di risciacquo. Tuttavia, non è consigliabile usarla spesso per via del suo costo, che finirebbe col diventare troppo elevato. Il dosaggio adeguato sarebbe di 20ml per 1l di acqua.

Al fine di facilitare questo compito, nonché di rendere più efficiente il processo di sanitizzazione, vi consigliamo l’utilizzo di un lavabottiglie elettrico. Questo vi consentirà non solo di ridurre i tempi di lavorazione, ma anche di ottenere risultati più soddisfacenti.

Avrete, infatti, la possibilità di scegliere tra diversi modelli, alcuni dei quali in grado di effettuare un lavaggio interno ed esterno.

 

Una volta sanitizzate, le bottiglie andranno lasciate a sgocciolare per una decina di minuti. A tal proposito, l’utilizzo di uno scolabottiglie potrebbe rivelarsi particolarmente utile.

 

Dove acquistare bottiglie per birra

Potrete trovare diversi formati di bottiglie per birra, nonché i relativi tappi a corona, nell’apposita sezione all’interno del nostro negozio online, cliccando sul seguente link: https://www.agristorecosenza.it/attrezzaturabirra-homebrew/imbottigliamento-birra

 

Consigli sul riempimento

Il riempimento può risultare un lavoro piuttosto noioso, ma è necessario farlo bene e con cautela. Per questo motivo, cercheremo di darvi qualche consiglio per una buona riuscita.

Una volta sanitizzata tutta l’attrezzatura, vi consigliamo di procedere ad un travaso in un tino munito di rubinetti. Questo processo serve per eliminare i residui della fermentazione secondaria.

Dopodiché, potrete passare a preparare lo zucchero per il priming. Per farlo, è possibile mettere lo zucchero direttamente nelle bottiglie, oppure mischiarlo con dell’acqua e inserirlo nel tino. Se scegliete il secondo metodo, ricordate di aspettare che la soluzione di acqua e zucchero si raffreddi, prima di versarla nel tino. Un’ulteriore soluzione consiste nell’utilizzare delle gocce di carbonato, ossia pastiglie di zucchero mixato a glucosio. Quest’ultimo metodo può facilitare la fase di dosaggio dello zucchero, risultando più comoda da eseguire.

Una volta svolto questo processo, potete passare a riempire le bottiglie.

In questa fase è assolutamente fondamentale non far splashare la birra, in modo da evitare ossidazioni. Per assicurarvi di non incorrere in questo problema, vi sarà particolarmente utile l’utilizzo degli appositi rubinetti dotati di aste. Queste aste sono, infatti, in grado di arrivare sul fondo della bottiglia, e grazie ad esse sarà possibile ridurre la formazione di schiuma.

Vi raccomandiamo, inoltre, di non riempire eccessivamente le bottiglie e di non esagerare con l’aggiunta di zucchero. Durante la rifermentazione, infatti, i gas prodotti potrebbero far esplodere la bottiglia. Vi consigliamo, quindi, di lasciare un po’ di spazio vuoto.

Dopo aver riempito le bottiglie, potrete tapparle con l’aiuto di una tappatrice. A tal proposito, vi consigliamo l’utilizzo di una tappatrice a colonna, poiché in grado di imprimere maggiore forza, permettendovi di ottenere un risultato migliore. In alternativa, può andar bene anche una classica tappatrice a due leve, ma questa opzione potrebbe necessitare di uno sforzo maggiore.

Vi consigliamo di agitare le bottiglie appena tappate, in modo da permettere un maggiore scioglimento dello zucchero.

Una volta finito anche questo passaggio, tutto ciò che dovrete fare è conservare le bottiglie per la rifermentazione in un luogo dalla temperatura adatta (indicata sulla ricetta della birra da voi scelta). E’ opportuno che teniate le bottiglie in posizione verticale per almeno 3 giorni. Così facendo, andrete a facilitare la rifermentazione.

A questo punto, non vi resta che aspettare per circa 28 giorni. Dopodiché, la vostra birra sarà pronta! Se invece desiderate un’ulteriore maturazione, vi basterà aspettare per un po’ di tempo in più (1 o 2 mesi dovrebbero bastare). Sicuramente questo contribuirà a migliorare il gusto del prodotto finale.

Infine, considerando che si tratta di una birra non pastorizzata, vi consigliamo di consumarla entro i 24 mesi dall’imbottigliamento.

 

La nostra piccola guida si conclude qui. Speriamo che i nostri consigli possano tornarvi utili, facilitandovi l’esperienza di produrre della birra artigianale. Buona birra a tutti!

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